Il gelato può sostituire un pasto?

Quando arriva il caldo si fa più vivo il desiderio di gustarsi un gelato. Soprattutto d’estate c’è la diffusa tendenza a sostituire un pranzo o una cena con un gelato.
Possiamo considerare il gelato un pasto completo con cui fare pranzo o cena?
Il gelato è un alimento che fa parte della categoria dei dolci. E’ costituito per lo più da zuccheri semplici e grassi, povero in proteine e fibre. Da un punto di vista calorico, mangiando qualche pallina di gelato, si arriva quasi a coprire il fabbisogno energetico di un pasto. Ma non è solo l’introito energetico a determinare la completezza di un pasto, quanto piuttosto la ripartizione dei macronutrienti e l’effetto metabolico di questi sull’organismo. A tal proposito leggi il mio articolo: ‘Esiste un alimento completo e bilanciato?’ Proprio per la sua incompletezza nutrizionale il gelato non può garantire un adeguato soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi e di sazietà richiesti da un pasto. Fare digiuno per ore e poi pranzare con un gelato di fretta mette a dura prova anche la capacità di concentrazione richiesta da un pomeriggio di studio o lavoro.
La composizione nutrizionale del gelato cambia a seconda che si tratti di gusto crema a base di latte e panna (più ricco in grassi derivati da latte, uova, panna, cioccolato, frutta secca) o gusto frutta a base di acqua e frutta (più ricco in zuccheri semplici derivati da frutta e zuccheri aggiunti). Il gelato più ricco in nutrienti è quello alla crema per la presenza di proteine di latte e uova; quello alla frutta contiene zuccheri semplici, non amidacei, e quindi con impatto maggiore sui livelli di zuccheri nel sangue. Un ripetuto saliscendi di questi è responsabile dei cali di concentrazione, fame e voglia di dolce.
È meglio un gelato alla crema o alla frutta? Scegli quello che preferisci e goditelo, perché anche se hanno una composizione differente è sempre l’alimentazione nel complesso a fare la differenza sugli effetti metabolici, non è mai un singolo alimento!
Il gelato è in cima alla piramide alimentare a suggerire un consumo voluttuario, che può essere una frequenza settimanale, non giornaliera come quella di frutta e verdura, ad esempio. Puoi consumarlo a merenda o come dopo-pasto, ma se una tantum ti capita di mangiarlo al posto di un pasto non succede nulla, sii consapevole senza giudicarti e metti in atto abitudini che migliorino il tuo stile di vita nel complesso. Un esempio? Consumare verdura tutti i giorni, variare le scelte a tavola, prendere le scale al posto dell’ascensore.

Dott.ssa Veronica Cati
Biologa nutrizionista